E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia che determina il tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2018: sarà dell’1,1%. Gli assegni previdenziali sono tornati a crescere dopo due anni in cui erano rimasti fermi a causa dell’inflazione piatta. Per ogni tipologia di pensione bisogna fare i calcoli in base alle regole specifiche.
Le pensioni ordinarie si rivalutano in toto solo per gli assegni fino a tre volte il minimo. Per le altre fasce di importo è necessario fare il calcolo in base agli indici previsti dalla legge 147/2013:
- Pensioni fino a tre volte il minimo: rivalutazione al 100% e aumento dell’1,1%
- Pensioni fra tre e quattro volte il minimo: si rivalutano al 95%, quindi nel 2018 saliranno dell’1,045%
- Pensioni fra quattro e cinque volte il minimo: adeguamento al 75%, quindi aumento dello 0,825%
- Pensioni fra cinque e sei volte il minimo: indicizzazione al 50%, quindi aumento dello 0,55%
- Pensioni sopra sei volte il minimo: indicizzazione al 45%, quindi aumento dello 0,495%.
Gli altri importi, sempre nel 2018, saranno: per le pensioni minime 507,41 euro al mese (da 501,89); per l’assegno sociale 453 euro al mese (da 448,07) e per la pensione sociale 373 euro al mese.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)