"Quando ho iniziato a operare, una decina d'anni fa, passava anche un mese e mezzo prima che il paziente potesse poggiare il piede per terra. Oggi in molti casi si rialza immediatamente e con l'aiuto delle stampelle ricomincia subito a camminare". Mario Arduini, super esperto di chirurgia dell'anca e del bacino, sintetizza così la svolta delle tecniche mini-invasive che hanno cambiato la vita a chi deve 'riparare' un'articolazione portante fra le più complesse e sotto pressione nell'Italia che invecchia. Una rivoluzione che passa da Bergamo, dove lo specialista coordina il Servizio di traumatologia del bacino di Humanitas Gavazzeni.
(Fonte: tratto dall'articolo)