Sono tre i robot umanoidi progettati da PLD Artech, con la collaborazione del Dipartimento di Informatica dell’Università “Aldo Moro” di Bari, che la cooperativa Aliante di Monopoli mette a disposizione per prevenire la solitudine e la depressione nelle persone anziane e soprattutto per migliorare la qualità delle cure essenziali. Alpha Mini, il primo dei tre robot, serve ad allenare le capacità verbali e ad insegnare la lingua inglese. Ubkit, invece, aiuta negli esercizi di manualità. Dinerbot T8, è in grado di stimolare le emozioni degli anziani per favorire l’incontro con gli altri, ricordando agli stessi alcuni gesti come l’abbraccio o il saluto. Offre anche un sostegno nello svolgimento delle azioni quotidiane, comprese le prescrizioni di una dieta alimentare personalizzata.
La robotica sociale e l’intelligenza artificiale sono strumenti a disposizione del Terzo settore per migliorare la qualità degli interventi di assistenza socio-sanitaria nei confronti delle persone con più di 65 anni. Come nel caso del progetto “SCIAM” - Spazio Comune Invecchiamento Attivo Multidimensionale, promosso dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari e gestito dalla cooperativa Aliante. I robot con sembianze umane mostrano che tecnologia e domotica possono favorire una maggiore autonomia delle persone in condizioni di fragilità, intervenire nei contesti socio-sanitari, facilitare l’inclusione sociale e contrastare le solitudini.
Anche per questo, le realtà del Terzo settore coinvolte nei campi delle non autosufficienze, della disabilità, della cura delle persone anziane, guardano con maggiore interesse le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale. L’introduzione dei robot ha portato a trecento gli iscritti al programma, che comprende attività per il miglioramento delle abilità cognitive, e laboratori emozionali, nel corso dei quali percepiscono le emozioni comportandosi di conseguenza. Anche attraverso l’uso del kit, gli anziani hanno potuto stimolare le loro abilità manuali e oculari nell’assemblaggio dei pezzi che compongono il robot primordiale: per costruirlo c’è bisogno della cooperazione tra loro e quindi del lavoro in gruppo.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)