Il coinquilino ideale è un robot. Soprattutto per chi avrebbe bisogno di assistenza continua, giorno e notte. L’intelligenza artificiale si “veste” di un esoscheletro umanoide, con braccia e gambe, per diventare il compagno ideale per chi è affetto da Alzheimer. Gira per casa, osserva l’ambiente e interagisce con le persone cercando perfino di fare il simpatico. Non solo assiste ma prova anche a relazionarsi. Questo progetto è una delle novità presentare il 14 dicembre in occasione del convegno Artificial intelligence and health presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e promosso dalla fondazione Francesco Balsano.
(Fonte: tratto dall'articolo)