Grave situazione di emergenza nei pronti soccorsi romani. Il Pertini, l’Umberto I, il Sant’Andrea, il Casilino, il Gemelli e il San Camillo sono al collasso. Particolarmente congestionata la situazione nel nosocomio sulla Circonvallazione Gianicolense. A causa del sovraffollamnto, ieri alle 12.40 erano 98 i pazienti al pronto soccorso, 5O in barella aspettavano un letto, mentre fuori 10 ambulanze sostavano aspettando la restituzione delle lettighe utilizzate per far stendere i malati. Nella serata Fabrizio d’Alba, direttore generale del San Camillo, ha riferito di un iper afflusso di malati dovuto a più cause. In ottobre il giornalista Patrizio Cairoli scrisse alla ministra Lorenzin per denunciare la mancanza di privacy nei confronti del padre, morto al San Camillo dopo un’agonia lunga 56 ore. Prima, a una ultranovantenne in barella che chiedeva una padella è stato risposto che poteva anche farsela addosso. I familiari la portarono via per farle riequilibrare i valori elettrolitici. Si rivolsero a una clinica mettendo mano al portafogli. Quel Pronto soccorso diventa uno snodo per il rinvio ai privati.
(Fonte: tratto dall'articolo)