Sono sei i principi che la “Call di Roma per un’etica dell’Intelligenza Artificiale” indica per giungere ad uno sviluppo di una intelligenza artificiale nell’esclusivo interesse dell’umanità: “Traspa renza, inclusione, responsabilità, imparzialità, tracciabilità, sicurezza e privacy”.
Il pensiero va, di nuovo, alle tante persone fragili della nostra società.
L’invecchiamento della popolazione è una delle sfide che richiede soluzioni – anche tecnologiche – per migliorare, ad esempio, la qualità della vita delle persone anziane sole, favorendone l’indipendenza e rallentando o monitorando i processi di decadimento cognitivo e fisico. La tecnologia non può muoversi da sola nel convincimento di avere tutte le risposte.
Come si legge nella parte del documento legata all’etica occorre promuovere “una visione in cui gli esseri umani e la natura siano al centro di come viene sviluppata l’innovazione digitale, supportati anziché sostituiti gradualmente da tecnologie che si comportano come attori razionali ma non sono affatto umani”.
(Fonte: tratto dall'articolo)