In Italia dopo due anni di indagini i militari dell'Arma avrebbero individuato 90 mila posti letto abusivi in strutture non autorizzate, come spiega Sebastiano Capurso, presidente nazionale dell'Anaste, l'Associazione nazionale strutture territoriali e per la terza età. Per lui il mondo delle Rsa è un labirinto in cui convivono situazioni di assoluta regolarità e professionalità con altri casi invece di sfruttamento dei lavoratori e scarso rispetto per gli anziani, il problema c'è anche in Piemonte.
Qui uno dei problemi principali è il pagamento orario dei lavoratori e il rispetto dei contratti. Alcuni non sono rinnovati da oltre dieci anni, senza nemmeno l'adeguamento dell'inflazione. In altri casi capita che le oss vengano inquadrate con contratti da badanti per pagarle di meno. Nelle strutture associate a una delle organizzazioni più rappresentative del settore, invece, il problema è la carenza di personale sanitario e assistenziale.
La mancanza in Piemonte di operatori socio-sanitari ci pone dinanzi ad una vera e propria emergenza sociale. Se non verrà trovata una rapida soluzione al problema, si rischierà di non poter prestare adeguati servizi socio-sanitari a tutta la popolazione anziana della nostra regione mettendo anche in grave crisi tutte le Rsa del territorio piemontese.
Da una rapida stima risulta che il fabbisogno di operatori socio-sanitari necessari per assistere gli anziani è intorno alle 5000 unità, ed è nrcrssario introdurre figure complementari come le Adest, gli Ota e gli assistenti familiarie, rimodulare i corsi Oss peradeguarli ai fabbisogni regionali, allargandoli alla platea degli istituti formatori autorizzati.
(Sintesi redatta da: Righi Enos)