Almeno tre mesi di necessario isolamento totale, come misura di profilassi, e ingenti spese per l’acquisto di mascherine chirurgiche, guanti e gel igienizzante allo scopo di garantire la sicurezza ogni giorno a ospiti e personale. Ma c’è anche il fatto che con i morti nelle Case di riposo (9.154 accertati dall'inizio dell’epidemia fino al 5 maggio, dati Iss) si sono liberati posti letto che finora non è stato sempre possibile coprire con nuovi ricoveri. Le regole per consentire gli accessi, infatti, sono severe, con controlli sanitari scrupolosi sui pazienti che fanno domanda e quarantene da sostenere prima di entrare. Anche se le liste d’attesa sono ancora lunghe, molte famiglie hanno deciso di rimandare il ricovero degli anziani in Rsa perché «è meglio tenerlo in casa che esporlo a un più facile contagio in comunità». Per questo i bilanci di quasi tutte le strutture per anziani (in Italia circa 7 mila con una presenza media di 80 mila degenti) sono in profondo rosso. Con la conseguenza, spesso inevitabile quando non ricorrono interventi pubblici di sostegno (o donazioni di privati, in pochi casi) di un aumento delle rette e quindi dei costi per le famiglie che, secondo la Cisl, potrebbero arrivare anche a 300 euro al mese.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)