Le Rsa devono cambiare radicalmente, trasformandosi in strutture sanitarie residenziali che offrano standard di accoglienza e assistenza adeguati: è l'appello lanciato da Maria Grazia Breda e Andrea Ciattaglia, della Fondazione promozione sociale onlus – Comitato vittime nelle Rsa.
“I casi di cronaca di questi giorni relativi a nuove chiusure drastiche delle Rsa, visite minime o inesistenti dei parenti, abbandono terapeutico e relazionale delle persone con demenza, malattia di Alzheimer o altre malattie degenerative e fortemente invalidanti, devono sollecitare un’azione immediata delle istituzioni”.
Poco o niente è stato fatto di ciò che si doveva fare: “La riqualificazione delle strutture Rsa in strutture sanitarie residenziali, la maggiore dotazione strutturale di personale clinico (a partire da medici che lavorino in équipe sul modello ospedaliero), maggiori risorse per la copertura delle quote sanitarie del servizio dovevano essere attivate subito dopo il picco della pandemia”.
Eppure, “si sapeva che il punto debole del sistema erano e sono rimaste le Rsa. Nulla è cambiato negli standard di cura di queste strutture. Tutto è rimasto come a febbraio 2020, quando migliaia di anziani malati sono morti soli, abbandonati”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)