Quanta tecnologia c'è nelle nostre Rsa? Secondo l’indagine Rsa oltre l’emergenza, la strada per l’innovazione, realizzata dalla società di ricerche Ipsos per conto di Ascom Ums Italia, non moltissima.
Il noto istituto di ricerca ha svolto un’analisi qualitativa sulla diffusione della tecnologia partendo da quattordici interviste rivolte a sette responsabili di grandi gruppi di Rsa (da cinque strutture in su) e a sette esponenti di Rsa singole o appartenenti a piccoli gruppi con meno di cinque Residenze.
Pochi i sistemi di monitoraggio
Il campione intervistato è stato sottoposto a specifiche domande su presenza e impiego di dispositivi digitali nelle strutture, come sistemi di monitoraggio e cartella clinica elettronica; sistemi di rilevazione dell’allontanamento; comunicazione e collaborazione unificata del team di assistenza; software di analisi dei dati.
Sin da subito è emerso che i sistemi di monitoraggio delle funzioni vitali sono risultati quasi assenti. Il motivo di fondo addotto è semplice: le Rsa sono strutture che assolvono a una funzione assistenziale più che sanitaria.
Tecnologie non molto interessanti
Persino le tecnologie che rilevano l’allontanamento degli ospitidalla struttura e la loro localizzazione sono ritenute poco interessanti. Una percezione diffusa anche laddove si stiano già sperimentando.
Quasi sempre, infatti, le Rsa hanno molto personale. Inoltre, diventa difficile fare indossare all’ospite device digitali, per non parlare del problema del consenso in materia di privacy che si complica quando deve essere un familiare o un tutore a fornirlo al posto del paziente.
Le eccezioni alla regola
Tuttavia, sussistono anche qui delle eccezioni. Infatti, nell'ambito delle tecnologie con cui gestire i flussi comunicativi tra staff e pazienti, i sistemi di chiamata del personale infermieristico risultano essere in assoluto i più diffusi. Anche perché le norme di accreditamento li rendono obbligatori. Il problema è che si tratta si tratta di sistemi utilizzati da almeno 10-15 anni, talvolta addirittura 20.
I dubbi sull'effettiva utilità
Ma ci sono problemi anche con la raccolta dei dati: i software che registrano le chiamate, i tempi di intervento, l’intervallo che intercorre tra la presa in carico e la conclusione dell’intervento sono poco presenti.
Resta inoltre da considerare l’impatto sui processi organizzativi interni e la resistenza al nuovo da parte del personale. Gli intervistati hanno espresso riserve anche sull’effettiva utilità dell’innovazione visto che il rapporto numerico tra personale e assistiti risulta essere molto alto.
Per concludere, gli stessi responsabili hanno sollevato problemi legati alle barriere strutturali - a partire dalla connessione a Internet - e alla frammentazione territoriale delle Rsa.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)