L’innovazione tecnologica ha avuto un formidabile effetto positivo sulla vita di molti ma spesso sono stati sottovalutati i rischi collegati all’universalità degli strumenti tecnologici, specie in riferimento alle fasce più vulnerabili della società. Furto di identità, cybercrimini e cyberbullismo, sono tutti pericoli di cui siamo consapevoli o meno nel momento in cui utilizziamo Internet. Con il 17% degli europei vittime di furto di identità ogni anno, la protezione dei dati personali è uno dei problemi principali del nostro Continente, in particolare per le persone con disabilità intellettiva. L’uso degli strumenti tecnologici da parte di questi soggetti era, in passato, un fatto raro; oggi è molto più frequente soprattutto come strumento di maggiore autonomia ed inclusione sociale. Per questo l'Unione Europea ha finanziato SafeSurfing che insegna ad usare in modo sicuro computer e dispositivi mobili, scegliere le password, acquistare le app con consapevolezza, condividere senza rischi profilo e numero di telefono. In Italia realizza il progetto l’Anffas (associazione di familiari di persone con disabilità cognitiva e relazionale). I corsi si svolgono on-line e si può partecipare da tutto il territorio, da soli o in piccoli gruppi. Volendo si può consultare il materiale sul sito www.anffas.net. Questa Onlus è disponibile a passare il Know-how ad altre associazioni interessate.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)