Cinque grammi di sale, tra quelli naturalmente presenti negli alimenti e quelli (discrezionalmente) aggiunti. Ovvero: l'equivalente di un cucchiaino da caffè. A tanto ammonta il quantitativo giornaliero di sale che potremmo consumare, per non mettere a rischio il cuore e le arterie. La precisazione giunge nel corso della settimana per la riduzione dei consumi di sale, che quest'anno ha rappresentato l'occasione per puntualizzare un'evidenza scientifica consolidata, ma rimessa (pericolosamente) in discussione negli ultimi anni: il ruolo che l'eccesso di sale assunto attraverso la dieta gioca nell'insorgenza dell'ipertensione, uno tra i più rilevanti fattori di rischio cardiovascolare.
(Fonte: tratto dall'articolo)