Cullare l'illusione che tutte le patologie si curino con i farmaci e alimentare la convinzione che la vecchiaia stessa sia da affrontare come una malattia sono due pregiudizi da combattere.
Che la vecchiaia non sia una malattia ma una condizione lo hanno infatti ribadito tutti i relatori della tavola rotonda Invecchiare in salute si può? organizzata dal Festival vicino/lontano di Udine nell'ambito della più ampia riflessione “Guarire dalla vecchiaia?”.
Entro il 2050 il numero degli anziani passerà dall'11% al 22% della popolazione mondiale e la quota degli ultraottantenni risulterà quadruplicata. Il Friuli Venezia Giulia, del resto, è già oggi la seconda regione d'Italia per numero di cittadini anziani. Nei prossimi vent'anni il numero degli anziani in regione è destinato ad aumentare considerevolmente e già nel 2025 si stima la presenza in FVG di 338.602 anziani (il 27% della popolazione), con una percentuale di ultraottantacinquenni pari al 18,5% degli ultrasessantacinquenni.
"La Regione ha ben chiara l'urgenza imposta dal cambiamento della società e per questo da tre anni ha lavorato per orientare i servizi del sistema socio-sanitario verso i nuovi bisogni", ha ricordato l’assessore regionale alla Salute del FVG Maria Sandra Telesca.
Va in questa direzione l'approvazione della legge regionale sull'invecchiamento attivo e l'incentivazione delle forme di residenzialità e domiciliarità innovativa (i condomini solidali) per favorire la creazione di ambienti abitativi che permettano agli anziani di rimanere il più a lungo possibile nelle loro case, condurre una vita indipendente e dare un contributo alla comunità di appartenenza.
(Fonte: tratto dall'articolo)