I meccanismi che associano la ridotta gittata cardiaca negli anziani a prestazioni cognitive peggiori, volume cerebrale più piccolo e demenza, sono stati approfonditi in uno studio statunitense pubblicato su Neurology. I ricercatori del Vanderbilt University Medical Center, a Nashville ( Tennessee) hanno analizzato i dati di 314 persone partecipanti (da 60 a 92 anni- media 73 anni) . I primi risultati indicano che nell’invecchiamento, pur senza insufficienza cardiaca, la minore gittata cardiaca è correlata ad un basso flusso cerebrale, ma le regioni più colpite sono proprio i lobi temporali del cervello, dove vengono elaborate le funzioni della memoria e si sviluppa la malattia di Alzheimer.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)