Troppe differenze regionali che creano diseguaglianze. In Italia si vive più a lungo a seconda del luogo di residenza o del livello d’istruzione: hanno una speranza di vita più bassa le persone che nascono al Sud, in particolare in Campania, o che non raggiungono la laurea. Non solo. Chi ha un titolo di studio basso ha anche peggiori condizioni di salute. Queste disuguaglianze sono acuite dalle difficoltà di accesso ai servizi sanitari che penalizzano la popolazione di livello sociale più basso, con un impatto significativo sulla capacità di prevenire o di diagnosticare rapidamente le patologie. Insomma il Ssn assicura la longevità degli italiani, ma non l’equità sociale e territoriale. Lo denuncia l’Osservatorio nazionale della Salute nelle regioni italiane, il progetto dell'’Università Cattolica, ideato dal Walter Ricciardi, con un focus dedicato alle disuguaglianze di salute in Italia.
(Fonte: tratto dall'articolo)