La tavola degli anziani italiani presenta non pochi ingredienti rischiosi per la salute, tra alimenti scaduti – consumati da uno su tre – e pietanze scongelate male, lasciate scaldare fino a temperatura ambiente, così aumentando in modo esponenziale – specie con il gran caldo – il rischio di intossicazioni alimentari, cui le persone in là con gli anni sono più vulnerabili rispetto alla popolazione generale. Inoltre, le sceltealimentari dei “nostri nonni” non brillano per equilibrio e sicurezza degli alimentie lo dicono: circa uno su tre ritiene di non nutrirsi in maniera equilibrata,in particolare a causa di un consumo eccessivo di zuccheri e di grassi ocomunque ritiene di mangiare troppo. In aggiunta, sempre uno su tre (il 33,8%)riferisce di mangiare cibo scaduto, anche più di una volta al mese. Sono solo alcuni dei risultati dell’analisi condotta dai ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Policlinico Universitario “A. Gemelli” di Roma che ha coinvolto circa 200 anziani (età media 74 anni).
È emerso che il 90%circa degli intervistati assume ogni giorno frutta e verdura e che il 18%consuma pesce raramente. Il 40% degli intervistati riferisce che sta cercandodi perdere peso e l’85% afferma di essere disposto a restrizioni alimentari perla propria salute. Il 30% dichiara di ricevere informazioni sulla corretta alimentazione dalla televisione, da giornali e da internet, il 35% da medici specialisti cui si sono rivolti per motivi di salute; solo il 15% dal medico di famiglia.
(Fonte: tratto dall'articolo)