Fanno ben sperare i risultati di uno studio durato 7 anni - pubblicato su 'Genome Biology' - frutto di una collaborazione tra il Kings College di Londra, il Karolinska Institutet svedese e la Duke University statunitense. Gli scienziati hanno identificato una serie di geni che devono funzionare correttamente per avere un invecchiamento sano, all'età di 65 anni. Il test si basa sull'analisi della composizione dell'Rna, il "messaggero" genetico che lavora con i Dna nelle cellule dei diversi tessuti del nostro corpo. Con questa scoperta sarà più facile individuare quelli che hanno maggiori probabilità di essere a rischio di Alzheimer, e l'identificazione dei soggetti a rischio, in fase precoce, è fondamentale per valutare potenziali trattamenti. Ci dice inoltre che c'è una forte evidenza che la demenza negli esseri umani potrebbe essere definita un tipo di invecchiamento accelerato. In particolare, i ricercatori hanno capito quanto velocemente il corpo di una persona sta invecchiando.
(Fonte: tratto dall'articolo)