E' stato appena diffuso l'"Indice della Salute” del Sole 24 Ore che, per la prima volta quest’anno, verrà utilizzato nella Qualità della vita 2019, la classifica pubblicata a fine anno per misurare i livelli di benessere del territorio. L'indice di salute fotografa tre aspetti fondamentali del benessere della popolazione: alcune performance demografiche (come l’incremento della speranza di vita alla nascita), alcuni fenomeni socio-sanitari (come la mortalità annua per tumore e per infarto e il consumo di farmaci per asma, diabete e ipertensione) e le capacità dei servizi sanitari territoriali (dall’emigrazione ospedaliera alla disponibilità di posti letto e di medici, pediatri e geriatri in rapporto alla popolazione). Per ogni territorio sono state quantificate l'incidenza delle malattie, la possibilità di curarle attraverso i farmaci, l’accesso alle cure e la disponibilità di personale specializzato, dall’infanzia alla vecchiaia. Le città dove si vive meglio sono Bolzano, Pescara e Nuoro; quelle dove la qualità della vita e peggiore sono Rieti, Alessandria e Rovigo. Le grandi città non hanno buone perfomance rispetto ai centri minori; non a caso solo Milano e Firenze compaiono nella top ten. Il maggiore incremento della speranza di vita media è a Gorizia, dove si vive in media 83,2 anni (+4,6 anni in quindici anni). A Lucca si segnala la scarsità di geriatri in rapporto alla popolazione anziana over 65.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)