La malattia di Alzheimer, una sindrome per la quale la medicina non trova ancora la cura, sta diventando fonte di importante riflessione scientifica sui particolari meccanismi comportamentali che provoca nell’essere umano. Nonostante la persona con Alzheimer venga lentamente privata di tutte le facoltà precipuamente umane - memoria, ragione, coscienza, autocontrollo - la sua psiche continua a funzionare. Da alcune esperienze di psicoterapia va emergendo che esistono conoscenze conservate negli antri nascosti della mente devastata dall’atrofia cerebrale, che costellano la vera essenza umana e sicuramente vanno oltre le peculiarità della ragione. Uno di questi tipi di psicoterapie si basa sull’utilizzo delle fiabe, che hanno in sé un potere particolare di trasformare i nuclei psichici in immagini concrete. Queste continuano ad essere create dalla mente anche molto compromessa a livello neurologico e ciò permette alla persona di perseguire non tanto la guarigione, quanto la propria salvezza, cioè il raggiungimento di un equilibrio e di una serenità dell’essere e dell’esistere. Questo libro descrive l’esperienza tratta da un progetto realizzato dall'autrice, neuropsicologa e psicoterapeuta, all’Ipab La Pieve a Breganze (Vicenza). (Fonte: www.magiedizioni.com)