Il “Rapporto sanità 2018 – 40 anni del Servizio sanitario nazionale” elaborato da Nebo Ricerche, su dati dei ministeri della Salute e dell’Economia e delle finanze, ruota su quattro punti cardine. Fotografa l’evoluzione del Ssn (Servizio sanitario nazionale) dalla sua istituzione (legge 833/1978), alla riforma dei primi anni’90 fino al passaggio al federalismo sanitario per giungere all’assetto attuale. Descrive uno scenario in cui i servizi sanitari virano sempre più verso il privato, il personale del Ssn e i medici di base sono insufficienti e i pazienti migrano verso strutture di altre regioni. Il tutto in un contesto demografico caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione.
Dal Rapporto emerge che, negli ultimi quattro decenni i posti letto si sono ridotti da oltre 500.000 a poco più di 200.000. La durata media dei ricoveri si è quasi dimezzata: da circa 13 giorni a meno di 7.
Il Ssn può contare su circa 104.500 medici e quasi 262.500 infermieri; quasi 70.000 in più rispetto all’esordio (1983). Si tratta di un numero inadeguato a fronte dell’invecchiamento della popolazione. Intanto i 53.000 medici di base si trovano a fronteggiare assistiti sempre più anziani.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)