In Liguria le strutture pubbliche e private accreditate dai Comuni che devono concedere le autorizzazioni a offrire servizi sanitari sono 385, ma ce ne sono poi alcune centinaia (il numero è indefinito) autorizzate a “vendere” prestazioni sanitarie di ogni tipo, dall’esame alla radiografia e alla Tac. Nessuno, neppure la Regione conosce il numero preciso di queste realtà. Su queste strutture, fatta eccezione per le ispezioni dei carabinieri dei Nas i controlli sono inesistenti oppure limitati alle emergenze per eventi gravi. La Regione Liguria ha deciso di intervenire e di voler dare per ogni pratica un parere vincolante dopo aver controllato che le strutture, le apparecchiature, e tutto il personale medici, fisioterapisti e infermieri abbiano i requisiti necessari per l’attività che saranno chiamati a svolgere. L’obiettivo dell’assessore alla Salute è arrivare alla riforma nel giro di due mesi dopo un confronto con le realtà sul territorio, le Asl liguri, i comuni e l’ordine dei medici e applicarla nei primi mesi del 2017, con il voto di giunta e consiglio regionale per l’approvazione.
(Fonte: tratto dall'articolo)