“La sanità a Catanzaro sta attraversando un periodo di difficoltà”. Lo denunciano le associazioni Uneba, Anaste e Agidae. “Sono molte decine le Case protette per anziani e disabili, le Rsa per anziani e disabili, i centri di riabilitazione e molte altre strutture socio-assistenziali privati accreditati e contrattualizzati sia con il servizio sanitario regionale che con il servizio sociale regionale che non ricevono da molti mesi i pagamenti delle fatture”. Secondo Uneba, Anaste e Agidae la sanità calabrese viene meno ad uno dei suoi fondamentali compiti: quello di soddisfare quei fabbisogni assistenziali che sempre l’ASP e la Regione hanno rilevato con le loro Unità di Valutazione Multidisciplinari. La conseguenza è che un migliaio di operatori non possono essere pagati con puntualità e circa millecinquecento persone ospiti di tutte le Strutture sanitare socio-sanitarie e socio-assistenziali della provincia sono in parte abbandonati.
Oggi si è arrivati al punto più acuto di criticità perché gli istituti di credito non sono più disponibili ad anticipare somme che poi le Strutture non possono restituire nei tempi concordati. Oltre al danno la beffa, infatti l’asp ( azienda servizi pubblici) di catanzaro ha comunicato che non accetterà la cessione dei crediti che le Strutture sono obbligate a fare per avere la liquidità necessaria per garantire la continuità assistenziale agli assistiti che hanno in carico con atti formali. Non solo l'Agenzia delle Entrate pretende dalle strutture i versamenti delle trattenute fiscali e l'Inps chiede il pagamento dei contributi su stipendi che non si possono erogare, tutto ciò mentre è la stessa P.A. che, a sua volta, ritarda di circa un anno il pagamento di quanto dovuto.
Le Associazioni delle case di riposo denunciano una situazione non più sostenibile chiedendo con forza le 5 mensilità di arretrati in vista delle feste natalizie per consentire ai propri dipendenti di far fronte, a loro volta, agli impegni presi con le loro stesse famiglie
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)