Trieste, è noto, è una città anziana; ma la stessa Gorizia presenta un problema simile, con 3382 anziani che vivono soli. Accanto a problematiche quali povertà e dipendenze, emarginazione e spinte suicide. La fragilità allora dev’essere un tema importante nella gestione della sanità pubblica, specie in Friuli Venezia Giulia. Diventa necessario un modello di sanità che risponda ai bisogni effettivi della popolazione, che si faccia carico delle richieste individuali, senza arroccarsi su posizioni di decenni orsono.
Questo il sunto dell’intervento a Gorizia del vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso della riunione con i vertici della direzione regionale Salute e della Aas 2.
In particolare il continuo calo demografico renderà inevitabile un’integrazione tra servizi sociali e ospedale, con una pianificazione di lungo periodo: “In questa nuova architettura – ha concluso Riccardi – una parte fondamentale sarà rivestita dal volontariato e dal terzo settore, senza il quale il compimento dell’integrazione socio sanitaria non potrà dirsi concluso”.
(Fonte: tratto dall'articolo)