(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Moia Luciano

Sanità a domicilio, la ricetta che funziona

Avvenire, 20-06-2018, p.14

Sanità a domicilio, la ricetta che funziona

Dal convegno Uneba (Unione nazionale istituzioni di assistenza sociale) arriva un allarme per le spese che il sistema assistenziale deve sostenere per gli anziani, ed alcuni suggerimenti per superare il problema. L’idea è di mettere a punto progetti assistenziali che vadano nella direzione di una nuova cultura della cura e della domiciliarità.
In Lombardia già opera la Fondazione Maddalena Grassi che, oltre ad avere diverse tra residenze e case d’accoglienza, ha seguito nel 2017 a domicilio 2.500 pazienti, operando oltre centomila “accessi a domicilio”. Gli operatori riescono ad assistere una media di circa 800 pazienti al giorno, offrendo anche risposte a situazioni complesse, anche perché il 40% degli assistiti ha patologie importanti. Con l’assistenza domiciliare integrata si abbassano i costi, visto che in Lombardia per le cure a un anziano non autosufficiente con patologie senza interventi specialistici si spendono in media 35 euro al giorno. Mentre si arriva fino a 116 euro per pazienti con gravi disabilità, in stato vegetativo o con “comorbilità” (costi dieci volte inferiori comunque rispetto a quelli richiesti dall’assistenza ospedaliera).
A Firenze opera il Consorzio Zenit, che copre il 70% dell’assistenza domiciliare nel capoluogo toscano con 800 pazienti assistiti all’anno, per la maggior parte anziani, con costi nettamente inferiori rispetto al ricovero ospedaliero. Il problema principale dell’assistenza domiciliare è che per funzionare ci vuole, alle spalle dell’anziano, una famiglia, che purtroppo non sempre è presente. Per questo serve un’integrazione maggiore con altre realtà che possano assicurare, oltre all’operatore assistenziale, volontari, assistenza sociale e associazioni.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Moia Luciano
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2018
Pagine14
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2018-06-20
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 20-06-2018, p.14
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Moia Luciano
Attori
Parole chiave: Assistenza Domiciliare Assistenza Domiciliare Integrata