Genova - Nessun ospedale verrà chiuso, non verrà accorpata alcuna Asl, nessun direttore generale sarà mandato a casa a giugno e i privati avranno un ruolo di gestione e non più di assistenza. Queste le prime certezze della riforma che l’assessore regionale Sonia Viale presenterà riassumendo quello che sarà il suo Libro bianco. Idee, proposte, progetti e sogni nel cassetto. Di certo la tanto attesa rivoluzione annunciata sarà rinviata a una seconda fase, ma non mancano le novità. Ci sarà presto una maggiore apertura alla sanità privata, anche all’interno degli ospedali. «Puntiamo sulle professionalità e sulle competenze - dice Viale - quindi i privati possono intervenire anche nella gestione, sempre per dare una migliorare risposta alle esigenze dei cittadini». Una delle ipotesi è quella di affidarsi a gruppi di specialisti privati (o pubblici con contratti privati) per ridurre le liste d’attesa in settori chiave come l’Ortopedia e l’Oculistica. E nel rapporto con le case di riposo accreditate: ora le liste d’attesa vanno da 6 mesi a un anno. Non è da escludere che si adotti in Liguria il modello lombardo con il voucher alle famiglie e la libera scelta delle strutture per anziani.
(Fonte: tratto dall'articolo)