Scende l’aspettativa di vita, aumentano i decessi, mentre la spesa sanitaria subisce continui tagli e l’Italia registra un deficit in prevenzione rispetto agli altri Paesi Ocse. Sono i dati del rapporto Osservasalute, curato dall’osservatorio sulla Salute delle Regioni e presentato martedì all’Università Cattolica di Roma.
Nel 2015 la speranza di vita per gli uomini è stata 80,1 anni, 84,7 anni per le donne, mentre l’anno prima si attestava a 80,3 anni per gli uomini e 85,0 anni per le donne.
“Anche quest’anno – spiega Walter Ricciardi, coordinatore del report – le analisi contenute nel Rapporto Osservasalute segnalano numerosi elementi di criticità, in quanto confermano il trend in diminuzione delle risorse pubbliche a disposizione per la sanità, l’aumento dell’incidenza di alcune patologie tumorali prevenibili, le esigue risorse destinate alla prevenzione e le persistenti iniquità che assillano il Paese e il settore della sanità”.
E parallelamente alla speranza di vita, scendono anche le risorse per la sanità. In Italia si spende sempre meno per il personale sanitario, che rappresenta la voce di spesa che ha subito i maggiori tagli tra il 2010 e il 2013. La spesa sanitaria pubblica, indicano i dati, è passata dai 112,5 miliardi di euro del 2010 ai 110,5 del 2014.
“Il fattore preoccupante per la sanità pubblica – spiega Alessandro Solipaca, segretario scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, – è che i tagli di personale operati nel corso degli ultimi anni potrebbero produrre degli effetti sull’erogazione e sulla qualità dell’assistenza, e per di più in maniera differenziata nelle diverse aree del Paese”.
(Fonte: tratto dall'articolo)