Si chiama Proteomic Atlas of Senescence-Associated Secretomes ed è l’atlante che classifica le proteine spia dell’invecchiamento nell’uomo, denominate Sasp (Senescence-Associated Secretory Phenotype). Si è ralizzata così la più ampia banca dati oggi disponibile che ha decuplicato il numero delle proteine di questo tipo note, portandolo a oltre mille. L'Atlante è stato pubblicato sulla rivista Plos Biology dal Buck Institute.
Angelo Reggiani, neurofarmacologo dell’Istitituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova sostiene che le impronte digitali dei diversi tipi di morte cellulare così tracciate ci possono far immaginare di avere in futuro dei biomarcatori capaci di indicare lo stato e il tipo di invecchiamento quando la malattia ancora non è sviluppata o di verificare l’efficacia dei farmaci anti età.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)