I numeri sono impietosi: oggi la metà dei pazienti con scompenso cardiaco muore entro 5 anni dalla diagnosi. A questi numeri allarmanti si aggiunge che lo scompenso cardiaco è la causa di 500 ricoveri ogni giorno per un totale di 165 mila all'anno. Alla luce di questi numeri risulta importante aumentare la consapevolezza su una patologia che rischia di essere sottovalutata, spesso considerata «non grave» i cui sintomi sono in larga parte sconosciuti, scambiati a volte per inevitabile deperimento legato all'avanzare dell’età. Per questo dal 1 all’8 maggio si celebreranno, le Giornate europee dello scompenso cardiaco.
Lo scompenso cardiaco è l’incapacità del cuore di fornire sangue in quantità adeguata rispetto all'effettiva richiesta dell’organismo.
Questa patologia progredisce nel tempo, spesso senza presentare eventi acuti e sintomi evidenti. Tra i primi campanelli d’allarme sono un senso di stanchezza e debolezza, uniti a difficoltà di respiro e mancanza di fiato, anche dopo un leggero sforzo fisico. Riconoscere tempestivamente lo scompenso cardiaco è un primo passo importante. Per sensibilizzare la popolazione su questa patologia dal primo all’8 maggio si celebra la settimana dedicata alla prevenzione e alla conoscenza dello scompenso. Alla campagna hanno aderito 41 Centri cardiologici di riferimento, distribuiti in tutta Italia,
In questa campagna, vengono organizzati open day («ospedale aperto»), incontri educazioni e attività di sensibilizzazione sullo scompenso cardiaco, per informare sui sintomi, sull'importanza di una diagnosi precoce e sugli stili di vita idonei a prevenire questa patologia.
Tutte le informazioni sullo scompenso cardiaco e sulla campagna sono disponibili al sito www.iltuocuore.com.
(Fonte: tratto dall'articolo)