Lo scompenso cardiaco è la condizione di incapacità del cuore a pompare quantità di sangue adeguate alle necessità dell’organismo, determinando l’accumulo di liquidi (acqua) a livello degli arti inferiori, dei polmoni e in altri tessuti. Intorno ai 65 anni lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero ospedaliero e dopo questa soglia anagrafica, la frequenza raddoppia a ogni decade di età fino ad arrivare a punte anche del dieci per cento circa dopo i settant’anni. A Bologna dal 30 novembre al 1 dicembre, all’Opificio Golinelli, si terrà il Convegno nazionale sullo scompenso cardiaco. Una due giorni dedicata a quella che è stata definita “la nuova pandemia”: lo scompenso cardiaco. Una patologia cronica che sfida i sistemi sanitari per l’elevata frequenza di ri-ospedalizzazioni e l’alto assorbimento di risorse e che oggi, grazie anche nuove tecnologie, può essere tele-monitorata.
(Fonte: tratto dall'articolo)