Si è tenuto con successo presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma l’impianto di un microchip wireless ultratecnologico (di fatto un microcomputer chiamato V-Lap e fornito dalla società Vectorious) nel cuore di un paziente ultrasettantenne con scompenso cardiaco, una grave condizione che riguarda in Italia dai 600 ai 750 mila individui e che dopo i 65 anni rappresenta la prima causa di ricovero. L’impianto, è stato eseguito dall’équipe del professor Filippo Crea, direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari e toraciche del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e Ordinario di Cardiologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nell’ambito della sperimentazione clinica internazionale ‘Vectorious’, avviene con un intervento mininvasivo della durata di neanche un’ora e il posizionamento del sensore avviene in soli 6 minuti; il paziente è stato dimesso il giorno successivo.
(Fonte: tratto dall'articolo)