Un'indagine scientifica di studiosi dell'università di Nottingham (Gb), pubblicata sulla rivista 'Aging' potrebbe offrire alla ricerca l'indicazione per farmaci in grado di aiutare a rallentare gli effetti debilitanti del tempo combattendo anche malattie gravi come Alzheimer e Parkinson. La scoperta riguarda il ruolo di una famiglia di proteine anidrasi carbonica, che si trova all'interno dei mitocondri e che converte l'ossigeno che respiriamo in energia necessaria ad alimentare l'organismo. L'ipotesi era che queste proteine svolgessero un ruolo nel processo di invecchiamento cellulare. Gli scienziati hanno separato tutte le proteine che si trovano nei mitocondri delle cellule cerebrali e muscolari di cervelli animali giovani e di cervelli di mezza età, confrontando poi i due campioni. Hanno così rilevato che la quantità di anidrasi carbonica è maggiore, e le proteine sono anche più attive, nei campioni di organi più anziani. Il prossimo obiettivo è identificare composti chimici che possano orientare le proteine in questione, portando forse un giorno a medicinali specifici 'blocca-invecchiamento'.
(Fonte: tratto dall'articolo)