Una variante genetica da cui dipendono la progressione e la gravità dei sintomi del morbo di Parkinson è stata individuata da ricercatori dell'Università statunitense della Pennsylvania, Perelman school of medicine. I ricercatori hanno preso in esame i genotipi di 251 malati di Parkinson per vedere se ci fossero correlazioni tra dieci variazioni genetiche già associate al morbo. E' stato così scoperto che i malati con una variante genetica, il genotipo GG del gene SNCA, mostravano una progressione lenta della malattia e bassi livelli della proteina alfa-sinucleina nel cervello, proteina questa che svolge un ruolo chiave nello sviluppo del Parkinson. Questa variante genetica, secondo i ricercatori, svolge una duplice funzione, quella di biomarker (ovvero indicatore di un particolare stato biologico) e quella di incidere sul decorso della malattia. I risultati della ricerca aprono la strada alla adozione di terapie mirate.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)