È stato scoperto il tallone d'Achille del cancro alla prostata in fase avanzata.
Secondo quanto scoperto dai ricercatori dell'Università di Kanazawa (Giappone) infatti, tutto ruota attorno a una delezione del gene Sucla2 (una mutazione che consiste nella perdita di uno o più nucleotidi) che può essere oggetto di una terapia mirata a base di timochinone.
I tumori prostatici carenti di Sucla2 sono una parte significativa di quelli resistenti alla terapia ormonale e una nuova azione terapeutica per questa malattia potrebbe avere, secondo gli studiosi, un particolare effetto. La terapia ormonale viene spesso scelta per il trattamento del carcinoma prostatico metastatico, ma quasi la metà dei pazienti sviluppa resistenza al trattamento in appena 2 anni.
(Fonte: tratto dall'articolo)