La scoperta, apparsa su Nature Communications, arriva da un team internazionale guidato da scienziati dell’istituto NAWI presso l’Università di Graz (Austria). I ricercatori hanno scoperto questo elisir analizzando le molecole antiossidanti racchiuse nelle foglie dell’Ashitaba, nome popolare della comune pianta giapponese Angelica Keiskei, riuscendo ad identificare un flavonoide che rallenta il decadimento cellulare: infatti attiva il meccanismo di riciclaggio cellulare individuato dal biologo giapponese Yoshinori Ohsumi, scoperta che gli è valsa il Nobel per la medicina del 2016. Nei test di laboratorio, il flavonoide si è rivelato in grado di allungare la vita di lievito, vermi, moscerini della frutta di circa il 20% ed è stato in grado di ridurre il declino associato all’età nelle cellule umane in coltura. Non solo, la molecola è stata sperimentata anche nei topi con problemi al cuore e il trattamento ha avuto l’effetto di proteggere i tessuti. Il risultato, secondo i ricercatori, rappresenta un passo avanti nell’identificazione di terapie anti-invecchiamento.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)