Molti uomini non vengono pienamente coinvolti nel processo decisionale quando si sottopongono allo screening del cancro della prostata tramite antigene prostatico specifico (PSA) e non vengono ben informati dei pro e contro della procedura, secondo un nuovo studio pubblicato su Annals of Family Medicine. «Un po’ sorprendentemente, rileviamo che tra gli uomini che non hanno effettuato l’esame solo uno su dieci ha riferito di aver condiviso in qualche maniera la decisione, e che questo fattore non è cambiato nel tempo» dice Ann Goding Sauer, della American Cancer Society di Atlanta, Georgia, co-autrice dello studio. I ricercatori hanno utilizzato i dati del National Health Interview Survey e controllato circa 9.600 uomini di età uguale o superiore a 50 anni per valutare se il processo decisionale condiviso per il test del PSA fosse cambiato tra il 2010 e il 2015.
(Fonte: tratto dall'articolo)