Il 29 e 30 maggio scorsi si è svolto ad Aliano (Matera) il Forum delle aree interne. Sindaci e progettisti si sono incontrati per fare il punto sulla Strategia nazionale aree interne con l’obiettivo di salvare il 60% del territorio italiano. Zone di montagna, di campagna, frazioni isolate, inerpicate su strade tortuose lungo le Alpi e gli Appennini, distanti da scuole, ospedali e servizi. Trecentomila chilometri quadrati da salvare dallo spopolamento. I programmi approvati e in fase di decollo sono dodici. Dal Tigullio alla Valchiavenna, passando per Abruzzo e Umbria fino ad arrivare a Puglia, Campania e Sicilia. I Comuni coinvolti sono 1.066, pari a 71 aree interne. In alcuni casi sono state pensate iniziative di accorpamento di servizi scolastici. Nei paesi dove gli abitati sono in larga parte anziani e un ospedale o un ambulatorio in ogni comune non si può avere, invece di aspettare che i pazienti vadano dal medico, si è pensato di mandare il medico dai pazienti. In Valchiavenna, Lombardia, si è progettato il Mountain Virtual Hospital la cui attività è impostata su televisite specialistiche, teleconsulti e telemonitoraggi domiciliari. Un progetto simile si sta già sperimentando su un campione di 100 pazienti diabetici nell’area interna abruzzese del Sangro. Tramite un kit tecnologico distribuito ai pazienti, l’azienda sanitaria tiene sotto controllo la misurazione della glicemia e l’assunzione di farmaci, risparmiando sui costi.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)