Lo scompenso cardiaco è una condizione in cui il cuore non riesce a compensare le richieste di ossigeno che arrivano dagli altri organi, ed è in genere lo stadio terminale di una serie di patologie del sistema cardiovascolare. Difficile stabilire l'entità, anche economica, del fenomeno, soprattutto se si considera l'invecchiamento della popolazione e l'allungamento della durata delle malattie croniche dovuta al miglioramento delle tecnologie e della medicina. Su Lancet è stato recentemente pubblicato uno studio su 4 milioni di pazienti che ha valutato i trends di incidenza e prevalenza dello scompenso cardiaco negli anni tra il 2002 ed il 2014. L'età media della diagnosi di scompenso è stata di oltre 76 anni, gli uomini che si ammalavano 5 anni prima, erano in prevalenza fumatori. I soggetti con più basso livello socio economico erano mediamente più obesi, fumavano di più ed andavano incontro a scompenso in percentuale più alta. Il numero dei pazienti con scompenso durante lo studio è passato da 288 a 295 ogni 100.000 soggetti incrementandosi del 2%. Le nuove diagnosi di scompenso intanto sono aumentate del 12%. Tenendo conto che lo scompenso non è una malattia in sé, ma il risultato di altre patologie non curate, si capisce il ruolo primario della prevenzione dove possibile, come negli stili di vita.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)