Un nuovo caso ogni 3,2 secondi. In un tempo che é meno di un respiro, 269.000 persone all'anno in Italia scivolano nella demenza. Ora, finalmente, è arrivata da Toronto la prima buona notizia: un'èquipe di ricercatori americani e australiani ha messo a punto un vaccino in grado di fermare la progressione della malattia e quindi il declino cognitivo e della memoria. I risultati dello studio, presentati a giugno alla Conferenza Internazionale dell'Associazione a Toronto mostrano per la prima volta una regressione dell'atrofia cerebrale fra il 33 e il 38% in 133 soggetti, su un campione di 891, trattati per 15 mesi con il nuovo vaccino. Un farmaco "che insegna"al sistema immunitario a riconoscere le placche di beta amiloide (la proteina che si accumula nel cervello ed é la causa primaria della malattia) e a distruggerle. Stephen Salloway direttore dell'università americana di Rhode Island, l'ha definita la scoperta più interessante realizzata negli ultimi 25 anni.
(Sintesi redatta da: Vincenzo D'Amuri)