La vita dei "superanziani", raccontata nel libro "Scegliere di essere felici" (edizioni Solferino, anno 2018) di John Leland, giornalista d’inchiesta del New York Times.
Condividendo per un anno le difficoltà, i rituali, le paure, le fissazioni di sei ultraottantenni, finisce per scoprire che «hanno perso molto», la vista, l’udito, la mobilità, la memoria, che hanno alle spalle una storia di lutti, ma non «hanno perso tutto», in termini di capacità di gustare la vita nelle sue molteplici possibilità. Anzi, paradossalmente, la coscienza che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, dona loro un inatteso appagamento, un’attitudine verso la vita e verso il piacere improntata a una straordinaria leggerezza. L’esperienza diretta del mondo della quarta età porta l’autore a una conclusione rivelatrice soprattutto per chi anziano non è.
In noi stessi risiede uno straordinario potere di influenzare il benessere e la qualità della nostra vita. Ecco la lezione che ci consegna questo libro che è insieme ironico, arguto, spiazzante, ma soprattutto incredibilmente utile a tutti.
(Fonte: tratto dall'articolo)