La generazione che oggi ha 70 anni è quella che ha fatto il '68, cambiando nel bene e anche nel male l’Occidente. Ragazzi che sono scesi in piazza al grido di “Pagherete caro, pagherete tutto”, che ha portato novità anche nel vestire, che ha messo sullo stesso piano maschi e femmine.
Certo ci sono stati anche scambi violenti, ma vi era anche una passione politica e sociale molto forte. Erano ragazzi che pensavano di riuscire a cambiare tutto, utopisti e incontenibili. Sono loro che oggi si vuole mettere da parte, chiuderli in casa perché «fragili», o forse perché ritenuti «inutili». Per il loro «bene», il loro «migliore interesse». O perché così i più giovani siano liberi di vivere, senza il peso di uomini e donne con i capelli bianchi.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)