Nato con l’obiettivo di trattare l’ipertensione arteriosa e l’angina pectoris il Viagra, la pillola blu per antonomasia, nota per combattere la disfunzione erettile, potrebbe far bene anche al cuore. Già varie prove lo suggerivano e oggi uno studio dell’Ospedale universitario Karolinska a Stoccolma indica che il Viagra e altri farmaci della stessa categoria potrebbero prolungare la sopravvivenza dei pazienti cardiopatici più di terapie locali sempre contro l’impotenza. I risultati sono pubblicati sul Journal of the American College of Cardiology.
Diversi studi hanno mostrato che l’impotenza maschile è spesso un primo campanello d’allarme di malattie cardiovascolari. Una delle motivazioni è probabilmente da rintracciare nel collegamento fra disfunzione erettile e disfunzione endoteliale – dove l’endotelio è il rivestimento dei vasi sanguigni, linfatici e del cuore.
Questo legame è stato mostrato da vari studi, fra cui un articolo sulla rivista Vascular Medicine, che suggeriva di porre attenzione alla disfunzione erettile, come segno di allerta per problemi cardiaci. In ogni caso, visto che la disfunzione erettile è un problema diffuso e che farmaci come il Viagra potrebbero far bene anche alla salute cardiaca, l’auspicio degli autori è che questo risultato fornisca una ragione in più per i pazienti per rompere il muro dell’imbarazzo e affrontare l’argomento con il medico.
In Italia – come in Svezia, dove è svolto lo studio – il Viagra e farmaci analoghi sono venduti sotto presentazione della prescrizione medica.
(Sintesi redatta da: Righi Enos)