I ricercatori dell’University College di Londra, dell’Università di Edimburgo e del Sussex sostengono che essere a proprio agio nel proprio quartiere si ripercuote sul benessere e la salute dell’ individuo, specie se anziano. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Health and Place, è stato condotto su 11.000 britannici over 50 reclutati nello Studio Longitudinale Inglese sull’Invecchiamento ELSA (daEnglish Longitudinal Study of Ageing). Il campione selezionato, per 12 anni, ha risposto a questionari sulla propria salute e sulla percezione del luogo di residenza. A queste valutazioni personali i ricercatori hanno aggiunto i dati oggettivi sulla situazione del quartiere in cui gli anziani vivevano; per farlo si sono basati sugli indici di deprivazione del Department for Communities and Local Government (DCLG) con informazioni su reddito, occupazione, salute e disabilità, istruzione, barriere abitative,servizi e criminalità. Ne è emerso che, sia i dati soggettivi che quelli oggettivi di valutazione del quartiere, influiscono sulla salute degli anziani.I ricercatori hanno concluso che bisogna considerare tutti questi elementi nelle politiche per ridurre le disuguaglianze fra cittadini in ambito sanitario.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)