Dai bracciali per immobilizzare polsi e caviglie, alle fasce addominali per bloccare al letto o alla carrozzina, alle fasce pelviche, ai corsetti con bretelle o con cintura pelvica; ai tavolini per carrozzina, a vari tipi di camicie, come i “fantasmini”, che si indossano come una maglia lasciando libere braccia e mani ma impedendo alla persona di alzarsi dal letto. Parliamo della contenzione degli anziani. Molto si è dibattuto – anche se non basta mai – sull’utilizzo eccessivo della contenzione per i pazienti psichiatrici, poco però per gli anziani. Oltre alla contenzione meccanica, esiste – spesso in aggiunta – anche quella farmacologica. Si parla di quest’ultima quando i farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale sono finalizzati a limitare o annullare la capacità motoria e di interazione dell’individuo. Si tratta spesso di farmaci sedativi, antidepressivi e antipsicotici, che, in dosi eccessive, hanno numerosi effetti collaterali, quali sopore, confusione, agitazione. L’uso della contenzione è aggravato dallo stato di fragilità delle persone anziane.
(Fonte: tratto dall'articolo)