Apre a Siena uno degli ultimi investimenti nel campo del senior living, il progetto Guild Siena, frutto della joint venture tra i due operatori internazionali Guild Living e Specht Group Italia. Il complesso, che si configura come un progetto di rigenerazione del territorio e riqualificazione a vantaggio di tutta l’area, prevede 83 appartamenti dal design contemporaneo e un’ampia superficie destinata alle zone comuni: area living, ristorante e bar, centro benessere, palestra e piscina, locali destinati ad attività culturali e di intrattenimento.
I vari appartamenti sono pensati per ospitare una o due persone per un minimo di tre mesi di permanenza.La formula di ospitalità è concepita all’insegna della flessibilità e consente di sperimentare la vita nella struttura senza stravolgere le proprie abitudini, ma adattando gradualmente il soggiorno alle proprie necessità. Tutti i servizi e le attività sono aperti al pubblico, non sarà quindi una realtà esclusiva e chiusa, ma integrata con la comunità locale.
I canoni per i senior variano a seconda della dimensione dell’appartamento scelto e dei servizi selezionati e partono da 2.950 euro al mese per unità abitativa. Guild Living, in collaborazione con Specht Group Italia, ha già in previsione due altre aperture: la prima a Torino la seconda sul Lago di Garda. Il senior living prima ancora di essere una asset class immobiliare è una infrastruttura di servizio e può contribuire alla qualificazione e al benessere di un territorio nella misura in cui intercetta una domanda di servizi residenziali espressa da fasce di popolazione over 65.
La condizione perché un progetto di senior living sia sostenibile è data dalla presenza di una domanda di residenzialità dove le componenti di servizi ai residenti, socialità e condivisione coesistano in forme e misure diverse. Da ciò prendono vita progetti dove le tre componenti possono essere diversamente composte e originare modelli operativi tra loro diversi. Ecco perché il format senior living assume denominazioni diverse, soprattutto all’estero e in particolare nei Paesi nordici, dove questo modello si è diffuso fin dagli anni ’70».
In Italia questo segmento di mercato è ancora poco sviluppato: si sperimentano modelli che coinvolgono, secondo una geometria variabile, attori diversi del territorio e modelli gestionali eterogenei.Altro fattore, non secondario, che condiziona il successo di una iniziativa di senior living è di tipo culturale. L’italiano è proprietario della propria abitazione, è radicato nel territorio in cui vive, è poco propenso alla condivisione del proprio tempo e spazio.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)