Un uomo di 70 anni ha lasciato acceso il bollitore mettendo a rischio la cucina. Un marito sessantenne ha smesso di passeggiare dopo cena, con grande dispiacere della moglie. Un importante ospedale ha segnalato un aumento dei pazienti più anziani colpiti da emorragia retinica. Questi fatti hanno tutti la stessa causa: il tempo eccessivo passato dagli anziani davanti allo schermo. Negli ultimi anni, il numero dei pensionati cinesi on line è aumentato notevolmente, raggiungendo la cifra record di circa 96 milioni. Pan Shufan, abitante della Mongolia, è una di questi “internauti silver”. La 72enne utilizza Internet da più di un decennio. Ora, però, naviga quasi tutto il giorno, tranne quando cucina o dorme. Un'attività aumentata l'anno scorso al culmine dell'epidemia di Coronavirus. Tutto è iniziato con uno smartphone regalatole dal figlio. Inizialmente, lo usava solo per le chiamate, poi ha iniziato a chattare, prima coi familiari e successivamente con gli estranei.
Inoltre, racconta, grazie ad Internet è sempre informata sulle celebrità ed ha trovato il modo per imparare nuovi termini per stupire i suoi giovani nipoti. "L'unico aspetto negativo è che lo smartphone mi affatica gli occhi", ammette. L'eccessiva navigazione online infatti – oltre a dare problemi alla vista - può avere anche altri effetti deleteri sulla salute, come danni alle vertebre del collo e un aumento del rischio di ictus, dovuti alla postura e alla forzata inattività. La Cina attualmente ha una copertura Internet pari a circa il 70% del territorio nazionale, che raggiunge l'80% in alcune aree urbane. Inoltre, dallo scorso anno, gli anziani sono staTi oggetto di una vasta campagna di digitalizzazione per essere maggiormente autonomi nelle necessità quotidiane, dal chiamare un taxi all’utilizzo dell’e-commerce. I dati dell'ultimo censimento, pubblicato a maggio 2021, mostrano che più di 260 milioni - il 18,7% - di cinesi hanno 60 anni o più. "Gli anziani ora costituiscono una fetta importante della comunità online", ha detto in un'intervista alla televisione cinese Du Peng, un demografo di Pechino che si occupa di politiche legate all'età.
Gli sviluppi però hanno avuto un effetto collaterale non previsto: la dipendenza. Secondo un recente rapporto di Qutoutiao, più di 1 milione di utenti di età pari o superiore a 60 anni, quotidianamente, trascorre almeno sei ore sulla piattaforma Internet. Inoltre, almeno100.000 netizen più anziani sono dipendenti dalla Rete. Le cifre si intrecciano con il cambio del modello familiare nel Paese. La dimensione media delle famiglie sta diminuendo per il crollo del tasso di fertilità e per l'aumento della migrazione interna, che coinvolge circa il 25% dei cinesi, per lo più giovani adulti. Le statistiche indicano che sempre più anziani vivono separati dai loro figli che lavorano altrove. Si stima che questi "nidi vuoti" siano 120 milioni. Lo psicologo Wei Junping afferma che è proprio la solitudine ad alimentare la dipendenza da Internet tra gli anziani. I pensionati, sostiene, sono inclini al "vuoto spirituale" e trascorrono lunghe ore sui social media, chattando, condividendo ed esplorando, divenendo in questo modo facilmente vittime dei truffatori in Rete. Ma Internet è anche un luogo di disinformazione, nel quale chi non ha capacità adeguate di discernimento, può rimanere impigliato, riportando false notizie e cattiva informazione.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)