Da una decina di anni a Barcellona, in Catalogna, è attivo il Progetto Radar, una esperienza sociale nata per sostenere i 55.000 anziani che vivono nella città catalana. Nel progetto sono coinvolti farmacisti, commercianti e semplici vicini di casa, che come un radar intercettano e monitorizzano le persone che vivono sole, vigilando sulla loro salute, sul loro aspetto e sul loro stato d’animo.
Successivamente, un esercito di volontari si occupa della parte “operativa” del progetto, contattando gli anziani così individuati, intervenendo in maniera concreta sui loro problemi. La rete dei “Radar” però non è la sola ad agire a Barcellona: anche la Fondazione Amics de la Gent Grand ha dispiegato un esercito di 1.900 volontari per la cura degli anziani soli, prevedendo visite settimanali a domicilio di due ore e organizzando attività di socializzazione come laboratori, visite culturali e momenti di aggregazione quotidiani, oltre ad offrire una informazione dettagliata sui diritti che spettano agli appartenenti alla terza età (per esempio migliorare le infrastrutture urbane abbattere le barriere architettoniche per costruire al contrario spazi di incontro). Il Municipio dal canto suo rafforza la lotta alla solitudine con servizi di cura e assistenza a domicilio (il programma di teleassistenza è uno di questi).
Il Governo Catalano, a sua volta, dispone di un aiuto in più, la Academia de Seniors, che aiuta gli anziani a riconoscere le truffe e a reagire ai maltrattamenti.
(Sintesi redatta da: Anna)