Per giudicare lo stato di salute e l'aspettativa di vita di un anziano non sono da considerare preminenti l'età e le malattie croniche, quanto fattori finora poco considerati come il benessere psicologico, l'autonomia, la vita sociale, la salute di vista, udito, olfatto. A riscrivere i modelli predittivi sono i risultati di una ricerca condotta dall'Università di Chicago che ha esaminato 3000 individui tra i 57 e gli 85 anni. E' così risultato molto più importante per la salute e il rischio di morte di una persona anziana la sua capacità di movimento, la vita sociale, il mantenimento in salute dei 5 sensi e la salute mentale, rispetto all'età e alla presenza di malattie croniche come obesità o ipertensione.
I risultati dello studio mutano quindi profondamente le azioni da mettere in atto in tema di prevenzione della salute nella terza età, oggi incentrate soprattutto sulla gestione delle malattie croniche e molto poco attente invece al benessere, alla autonomia di movimento, alla salute mentale, alla prevenzione dei deficit sensoriali.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)