Nella fase storica che il paese attraversa è sempre più evidente la divaricazione fra i bisogni dei cittadini, che sono crescenti e mutevoli, e le risorse, sempre più scarse, che vengono accantonate per la spesa sociale.
La crisi ha creato una situazione del tutto nuova, in cui la limitatezza delle risorse è tale da rendere necessario un ripensamento profondo del sistema di welfare. La scarsità di risorse impone, infatti, di ripensare completamente sia il sistema delle priorità sia i modelli di gestione, dalle regole di accesso ai servizi sino ai modelli di legittimazione degli interventi.
In altri termini il sistema di protezione sociale dai rischi e dalla scarsità non va smantellato, ma va riqualificato profondamente a partire dal meccanismo di giustificazione e di legittimazione che è all'origine delle sue diverse forme di intervento.
I sistemi di welfare producono coesione sociale e integrazione. Per questo bisogna, soprattutto in questa fase di crisi, fare le scelte più opportune per produrre equità e giustizia sociale. (Fonte: www.maggiolieditore.it)