La Corte europea per i diritti dell’uomo ha dato ragione nella sua sentenza al ricorso inoltrato dalla portoghese Maria Morais. La donna, cinquantenne, a causa di un intervento sbagliato è ora impossibilitata ad avere rapporti sessuali. I giudici portoghesi avevano abbassato l’importo del risarcimento di un terzo perché la signora aveva «un’età in cui il sesso non è così importante» ed era già madre di 2 bambini. La Corte di Strasburgo invece nella sentenza rigetta l’idea della corte portoghese che riflette un’idea tradizionale della sessualità femminile, legata a scopi riproduttivi, ignorandone la rilevanza fisica e psicologica
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)