Pistoia. Con l’obiettivo dichiarato di andare all’assalto della politica, gli specialisti italiani di malattie neuro-degenerative tornano a riunirsi a Pistoia il 10 e 11 giugno per il 7° congresso nazionale sui centri diurni Alzheimer. “Presenteremo come sempre le ultime novità scientifiche terapeutiche e assistenziali, ma stavolta vogliamo mettere davanti al mondo della politica e delle istituzioni il quadro di una grave emergenza nazionale, sanitaria ed economica, che troppi fingono di non vedere”. E’ quanto polemicamente dichiara il professor Giulio Masotti, presidente onorario della Società italiana di Geriatria e Gerontologia, che con i colleghi Carlo Adriano Biagini (Pistoia) e Alberto Cester (Dolo - Venezia) presiede il congresso. Il quadro è quello confermato anche dalla recente ricerca Censis-Aima sui malati di Alzheimer per un totale di circa 2,5 milioni di anziani afflitti dalle varie forme di demenza. Un trend in continua crescita a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, che in Italia è la più longeva d'Europa: 13,4milioni di ultrasessantenni, pari al 22% degli abitanti. Fenomeno particolarmente avvertito in Toscana (75 mila casi di Alzheimer) e soprattutto a Pistoia e provincia (7000) la cui popolazione è tra le più longeve d’Italia, ossia del mondo. Tralasciando il lato umano (sofferenze, rinunce, solitudine),tutto ciò pesa per ben 11 miliardi sull’economia nazionale, 8 dei quali su bilanci familiari di per sé già piuttosto magri. Con la crisi, aggiunge Masotti, le cose sono peggiorate: meno soldi significa meno cure, rinunciare a un’assistenza qualificata, vivere peggio in ogni senso. Ed è la prima volta che il congresso si tiene in contesto così deteriorato. Da qui l’insistenza sulla necessità di un’azione promossa dallo Stato che coinvolga l’intera comunità nazionale, politica, istituzioni, terzo settore e quanti altri….
(Fonte: tratto dall'articolo)